5 segnali di allarme da considerare nella ricerca di una famiglia ospitante

Anche se queste situazioni sono piuttosto rare, quando si cerca una famiglia ospitante è molto importante essere consapevoli dei potenziali segnali di allarme. Questi dovrebbero aiutarvi a capire se la famiglia ospitante con cui siete in contatto può essere un buon partito o meno. 

Una donna tiene un palloncino rosso

19 luglio 2024

, in Au pairs

Diventare un au pair è una delle esperienze di vita più emozionanti che si possano intraprendere. Tuttavia, come per qualsiasi altra decisione importante, è fondamentale affrontare il processo di ricerca di una famiglia ospitante con attenzione e consapevolezza.

Quando si inizia la ricerca, è bene tenere d'occhio i potenziali segnali che potrebbero fungere da spia per dei problemi futuri.  

Ecco alcuni segnali d'allarme fondamentali da tenere d'occhio durante la fase di ricerca di una famiglia ospitante:  

 1. La famiglia non vuole stipulare il contratto

Una grande spia da tenere in considerazione riguarda l'eventualità in cui la famiglia ospitante si rifiuti di stipulare un contratto. Avere un contratto di collocamento alla pari è necessario per evitare qualsiasi tipo di malinteso e stabilire i vostri diritti nell'ambito del soggiorno.  

 2. La famiglia non dispone di una stanza per l'au pair

Uno dei requisiti che le famiglie ospitanti devono soddisfare per poter ospitare un au pair è quello di mettere a sua disposizione una stanza privata, per garantirgli la privacy adeguata. In quanto au pair non dovresti accettare di entrare a far parte di una famiglia che non offre questa possibilità.  

3. La famiglia mostra contatti personali nel profilo

Se una famiglia ospitante ha scritto il proprio numero di telefono o indirizzo e-mail nei testi del proprio profilo AuPairWorld, è molto probabile che si tratti di una truffa. Pertanto bisogna sempre assicurarsi di avere il primo scambio di messaggi attraverso la nostra piattaforma, in modo che possiamo eventualmente intervenire in caso di necessità.  

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4. La famiglia chiede denaro o altri pagamenti

Una famiglia ospitante che chiede del denaro o di pagare qualcosa in anticipo (ad esempio il visto, l'assicurazione sanitaria, ecc.) è assolutamente da escludere.  

Non bisogna mai pagare nulla in anticipo ed è buona norma controllare i requisiti specifici del paese ospitante scelto per assicurarsi di sapere chi deve pagare cosa (per esempio, in Germania è la famiglia ospitante a pagare l'assicurazione sanitaria e il biglietto di trasporto dell'au pair, quindi non è necessario versare del denaro per questo).   

5. La famiglia ha delle aspettative poco credibili

Le famiglie ospitanti devono avere aspettative realistiche sui compiti e sulle responsabilità dell'au pair. Se una famiglia si aspetta che un au pair lavori per un numero eccessivo di ore senza un'adeguata retribuzione o se vuole che siano svolti compiti importanti al di fuori della cura dei bambini bisognerebbe assolutamente farlo presente e discuterne di nuovo.  

Può capitare che la famiglia ospitante abbia davvero bisogno di un aiuto extra in un'occasione speciale e che chieda una mano, ma allora dovrebbe proporre all'au pair un giorno libero in più a un certo punto dello stesso mese, o magari aumentare la paghetta di quel mese. Questa dovrebbe essere un'eccezione e non la norma.

Fare l'au pair è un'esperienza di scambio culturale e su questo si deve concentrare tutta l'attenzione. 

D'altra parte, è consigliabile prestare attenzione alle famiglie che promettono più di quanto sia realmente sensato. Anche in questo caso è probabile che si tratti di una truffa.    

Ogni soggiorno alla pari è unico nel suo genere

Ogni esperienza alla pari è diversa. Tuttavia, la chiarezza delle aspettative è un fattore chiave sia per gli au pair sia per le famiglie ospitanti, motivo per cui è necessario prestare attenzione alle aspettative irrealistiche o ai segnali sospetti.

In generale si capisce quasi subito se una famiglia è proprio quella che si stava cercando. In caso contrario, è bene chiedersi se non valga piuttosto la pena di continuare la ricerca ancora un po'.

Anche le famiglie "sospette" sono un'eccezione. Se vi capita di trovarne una, vi consigliamo di non procedere oltre. Nel caso in cui vi troviate in una situazione di disagio quando parlate con una famiglia in particolare segnalate il suo profilo sulla nostra piattaforma e noi effettueremo le opportune verifiche.

Ricordate di fidarvi sempre del vostro istinto, di fare molte domande e di non esitare ad allontanarvi da una potenziale famiglia ospitante se qualcosa non dovesse convincervi appieno.

 

Silvia, former au pair and trainee at AuPairWorld

Sull'autrice: 

Silvia, 22 anni, è una ragazza italiana che vive all'estero da quando, all'età di 16 anni, è andata nel Regno Unito come exchange student. In seguito, è stata ragazza alla pari in Germania per due anni ed ora è entrata a far parte del team di AuPairWorld, dove lavora come tirocinante nel campo del Social Media Marketing. Molto appassionata di viaggi, Silvia è felice di sostenere ed aiutare viaggiatori, giovani all'estero e tutte le persone che desiderano trasferirsi all'estero attraverso la sua pagina Instagram dedicata ai viaggi.